------ La storia di una Alfa Romeo Alfa 75 inglese -----

Come è noto, un marchio storico come l' Alfa Romeo, caratterizzato da un ricco blasone sportivo, ha sempre goduto di una certa notorietà anche al di fuori dei confini del nostro paese.

Normale amministrazione quindi il fatto che la casa madre ai tempi abbia allestito una serie di esemplari nati per soddisfare le esigenze del mercato straniero.

Si trattava principalmente di esemplari motorizzati con il performante 6 cilindri V6 Busso, nelle cilindrate 2500 e 3000, clindrate tra l' altro ben poco appetibili al mercato interno, a causa del sistema fiscale dell' epoca, che penalizzava enormemente a livello fiscale, tramite la famigerata imposizione dell Iva pesante ( ben il 38%, dunque un valore corrispondente al doppio rispetto a quella applicato ai normali beni di consumo... ), le auto il cui propulsore avesse una cilindrata superiore, anche di poco, ai 2000 cc, vendute sul mercato interno.

A ciò si aggiungevano poi anche penalizzazioni a livello assicurativo, e ciò ovviamente spiega il motivo per il quale, per tutto il corso degli anni 80 e 90, le cosiddette "grosse cilindrate", abbiano sempre goduto di una ben scarsa popolarità presso il pubblico automobilistico nostrano, anche presso quella fetta che disponeva di consistenti finanze.

In buona sostanza anche per costoro era difficile sobbarcarsi l' onere dell' acquisto di un autovettura che appena era uscita dal concessionario, aveva già perso circa il 40% del suo valore economico iniziale, per di più soggetta ad una successiva esagerata svalutazione, e solitamente difficilissima da ricollocare sul mercato automobilistico.

Il sistema fiscale di alcuni paesi stranieri inveve trattava diversamene tale tipologia di autovetture, consentendone quindi una maggiore e ben più ampia diffusione presso i locali mercati automobilistici.

Le Alfa Romeo Alfa 75 prodotte per soddisfare le esigenze dei mercati stranieri, come allora solitamente accadeva un pò per tutta la produzione automobilistica nostrana, erano quasi del tutto analoghe alle versioni prodotte per soddisfare le esigenze del mercato interno, ma solitamente caratterizzaye da qualche differenza di dettaglio, e dalla presenza di migliori finiture interne, che si prentavano più curate rispetto a quelle prerogativa degli esemplari commercializzati sul territorio nazionale.

Ovviamente le Alfa Romeo Alfa 75 2.5 V6 allestite appositamente e successivamente esportate presso il mercato inglese non sfuggivano a questa regola, ed ovviamente erano tutte caratterizzate dall' indispensabile presenza della guida a destra, anche se la foggia della plancia era molto simile, ma speculare, rispetto a quella che equipaggiava le Alfa Romeo Alfa 75 prodotte per soddisfare le esigenze del mercato interno.

Inutile aggiungere che lo spostamento dei comandi principali sulla destra dell' abitacolo aveva richiesto una notevole serie di modifiche alla struttura dell' autovettura, ma non si poteva adottare alcuna soluzione diversa, poicè da sempre in Inghilterra vigeva la normativa per la quale la mano da tenere su qualsiasi strada era la sinistra.

Qui di seguito è raccolta una bella serie di foto di uno dei primi esemplari di Alfa Romeo Alfa 75 2.5 V6 esportati oltre Manica, risalente all' anno 1986, e immatricolata ai tempi in Inghilterra, che si presenta tuttora in discrete condizioni generali, portando molto dignitosamente i suoi anni di onorato servizio.

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Alfa  Romeo  Alfa 75 2.5  I.e. V6

inglese, anno 1986, varie viste

La vettura in questione, appartenendo ai primi lotti di produzione, presenta la striscia di plastica che unisce i due fari posteriori di colore arancione, anziche rossa, prerogativa delle serie posteriori., e di colore arancione ovviamente sono anche le plastiche utilizzate sulla parte della fanaleria posteriore ove sono collocati gli indicatori di direzione.

Anche la mascherina anteriore è originale, presentando il classico motivo a fitte righe orizzontali, prerogativa di quella utilizzata sulle prime serie di Alfa Romeo Alfa 75 prodotte (sulle serie successive venne introdotta una mascherina più moderna, caratterizzata dalla presenza di una griglia recante il classico motivo a "nido d' ape)".

Curiosa la mancanza di un optional quasi obbligatorio su di un' autovettura del genere, ossia quello dei fari di profondità, accessorio quest' ultimo molto in voga nella seconda metà degli anni 80.

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 Alfa Romeo Alfa 75 2.5 I.e. V6 inglese,

anno  1986,  diverse  viste  abitacolo

La vettura in questione, nata per essere esportata in Inghilterra, presenta ovviamnte la plancia caratterizzata dalla per noi atipica disposizione destorsa dei comandi pricipali, ma la sua configurazione complessiva è analoga ma simmetrica a quella della plancia appartenente alle versioni di normale produzione.della Alfa Romeo Alfa 75.

Tale plancia è poi caratterizzata dalla presenza della colorazione in due tonalità ben distinte, soluzione questa tipica delle berline prodotte dalla casa tedesca BMW, alla quale nel corso della gestazione del nuovo progetto con ogni probabilità i membri del Centro Stile Alfa Romeo si ispirarono.

Sulle serie prodotte successivamente tale soluzione venne abbandonata, e fece la sua comparsa una plancia meno vistosa, analoga alla precedente, ma caratterizzata da una colorazione in un unica tonalità.

Alfa Romeo Alfa 75 2.5 I.e. V6 inglese,

anno  1986,  dettaglio strumentazione

La grafica della strumentazione invece era quella tipica degli esemplari destinati all' esportazione negli Stati Uniti, tanto che presentava la soluzione grafica della doppia scala tachimetrica, quella più esterna tarata in miglia, e quella più interna, contraddistinta dimensioni e colorazione diversa, tarata in Kilometri.

Alfa Romeo Alfa 75 2.5 I.e. V6 inglese,

anno  1986,  dettaglio  pannello porta

 Alfa Romeo Alfa 75 2.5 I.e. V6 inglese,

anno  1986,  dettaglio   del   tettuccio

 Alfa  Romeo  Alfa 75 2.5 I.e. V6 inglese,

anno 1986, dettaglio sedile posteriore

L' esemplare in questione presenta gli interni rivestiti in velluto, di discreta qualità, ma presenta purtroppo anche un difetto che affliggeva all' epoca alcune altre auto prodotte dalla nostra industria automobilistica, ossia la tendenza del rivestimento del tettuccio a scollarsi, con esiti estetici non proprio spettacolari. 

Verò è che l' esemplare in oggetto ha quasi trent' anni, ma il sottoscritto, ventenne all' epoca dell' esordio ufficiale della Alfa Romeo Alfa 75 sul mercato automobilistico, si ricorda perfettamente del fatto che tale inconveniente a volte si presentava su esemplari aventi uno o due anni di vita.solamente.

Il livello medio di finitura dell' Alfa Romeo alfa 75, anche in relazione alla sua vocazione di vettura "internazionale", poteva tuttavia considerarsi al di sopra dello standard abituale della Casa di Arese, ha cui tutti hanno sempre riconosciuto la capacità di partorire autovetture meccanicamente particolari e raffinate, ma a volte anche assai carenti da un punto di vista delle rifiniture.

Alfa   Romeo  Alfa 75  2.5  I.e.  V6

 inglese, anno 1986, vari dettagli 

Alfa Romeo Alfa 75 2.5 I.e. V6 inglese,

anno  1986,  diversa documentazione