----- Foto delle Alfa 75 2.5 V6 Quadrifoglio Verde -----

In contemporanea con l' immissione ufficiale sul mercato automobilistico delle altre versioni dell' Alfa Romeo Alfa 75, per soddisfare i gusti degli alfisti più esigenti venne commercializzata anche la versione che all' epoca (la metà degli anni 80...) rappresentava il top della gamma.

Si trattava dunque di una variante particolare, appunto allestita allo scopo di soddisfare appieno il palato dell' utenza più sofisticata, motorizzata con un' ennesima versione del performante V6 Busso.

Tale versione venne battezzata con il nome di Alfa Romeo Alfa 75 2.5 V6 Quadrifoglio Verde, essendo per altro equipaggiata con il medesimo propulsore (il celebre V6 Busso, appunto...) contraddistinto dalla cubatura di 2.5 litri, avente architettura 6 cilindri disposti con un inclinazione di 60°, e costruito integralmente in lega leggera, già utilizzato in precedenza su modelli come la Coupé Alfa Romeo 2.5 GTV 6.

Tale validissimo propulsore, anche allo scopo di adattarlo all' impiego su di una berlina sì sportiveggiante, ma dotata comunque di una vocazione più tranquilla rispetto a quella prerogativa di una coupé, venne sottoposto ad una serie di modifiche, che finirono per privilegiare l' elasticità di marcia e la fruibilità a tutti i regimi, a discapito della potenza massima erogata, che scese di 5 Cv, passando dagli originari 160 Cv a 155Cv.

Tale potenza massima veniva espressa ad un regime di 5600 giri/min, mentre la coppia max, che si attestava sul valore di 21,4 kgm, veniva espressa ad un regime di 4000 giri/min.

Il motore utilizzato sull' Alfa Romeo Alfa 75 2.5 V6, comparso per la prima volta nel corso dell' anno 1979 (sotto i cofani delle sfortunate Alfa Romeo Alfa 6...) disponeva di una cubatura effettiva pari a 2492cc, e presentava la soluzione tecnica della distribuzione avente struttura monoalbero a camme in testa per bancata, dotata di 2 valvole per cilindro, azionate da cinghia dentata.

Le canne dei cilindri "riportate in umido", e le camere di scoppio aventi una foggia emisferica consentivano il verificarsi diel raggiungimento di un ottimo valore di rendimento termodinamico.

Molte parti soggette ad elevati stress di natura termica e meccanica (quali per esempio le canne dei cilindri...) durante il ciclo produttivo del propulsore venivano irrobustite, depositando sulla loro superficie strati di speciali materiali antiusura, come il nickasil, ossia una miscela di Nichel, Cadmio e Silicio, e questo modo di operare denota quanta attenzione ponesse all' epoca la Casa del Biscione quando si cimentava nel campo dei propulsori adatti a motorizzare le auto di prestigio.

L' allestimento estetico esteriore ed interiore della Alfa Romeo Alfa 75 2.5 V6 non si discostava da quello prerogativa dei modelli equipaggiati con i propulsori di cilindrata minore, tanto che ad un primo sommario esame essa poteva essere tranquillamente scambiata per un semplice Alfa Romeo Alfa 75 2.0.

Si trattava cioè di un classico esempio di "muscle car", ossia di una vettura che sotto un aspetto sobrio ed elegante dissimulava la presenza di un propulsore molto performante, associato ad una meccanica sofisticata... la si potrebbe definire una "berlina sportiva sotto mentite spoglie".

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  Alfa Romeo Alfa 75 2.5 V6 I.e., 

anno   1986,   vista  anteriore

 Alfa   Romeo  Alfa 75  2.5  I.e.

V6, anno 1987, diverse viste

  Alfa  Romeo  Alfa  75  2.5  I.e.

  V6, anno 1987, diverse viste

 Alfa   Romeo  Alfa  75  2.5 I.e.

V6, anno 1987, diverse viste

 Alfa  Romeo  Alfa  75  2.5  I.e. 

V6, anno 1987, diverse viste

Alfa Romeo Alfa 75 2.5 I.e. V6,

reimmatricolata in Inghilterra

anno    1987,    diverse   viste

Alfa Romeo Alfa 75 2.5 I.e. V6,

versione   per  esportazione,

anno   1987,    diverse    viste

-------------- Foto delle Alfa 75 2.5 V6 Milano --------------

Si trattava della versione dell' Alfa 75 approntata per soddisfare le particolari esigenze del mercato d' oltreoceano, caratterizzata quindi da una serie di modifiche e adattamenti di vario genere, posti in atto per rendere tale vettura pienamente rispondente agli standard e alle normative vigenti negli U.S.A.

Ovviamente dotato di catalizzatore, il suo propulsore esprimeva prestazioni complessive leggermente inferiori a quello utilizzato sulla versione dell' Alfa Romeo 2.5 I.e. prodotta per soddisfare le esigenze del mercato europeo, ma, in virtù dell' indiscusso prestigio che la Casa del Biscione godeva presso gli States, godette comunque di un buon riscontro commerciale.

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  Alfa  Romeo  Alfa 75 2.5 I.e. V6 

 Milano, anno 1987, varie viste

Alfa   Romeo  Alfa  75   2.5   I.e.  V6

Milano, anno 1987, vista anteriore

Alfa   Romeo  Alfa  75   2.5   I.e.  V6

Milano, anno 1988, vista anteriore