------- Foto dell' Alfa Romeo Alfa 75 1800 Turbo -------

Dopo le varie  versioni d' esordio aspirate, ovviamente dotate del classico e arci-collaudato bialbero a 4 cilindri, e la  versione motorizzata dal raffinato 6 cilindri 2.5 Busso, anche in ossequio alla moda imperante all' epoca (è fuor di dubbio che gli anni 80 siano stati gli anni del turbo...), l'Alfa Romeo decise di introdurre nella gamma della Alfa 75 una inedita versione, motorizzata con ll classico 1779 cc bialbero, aggiornato e incattivito tramite l' adozione di un efficente gruppo di sovralimentazione Garrett T3, raffreddato a liquido, e dotato anche di uno scambiatore di calore (il famoso intercooler) del tipo aria-aria, che riducendo la temperatura della' aria che fluiva attraverso i condotti di aspirazione, evitava il palesarsi di pericolosi fenomeni di detonazione accidentale della miscela aria-benzina.

La turbina Garrett T3

Tra le raffinatezze del sistema adottato spiccava quella di essere posizionato al di sopra dei collettori di aspirazione, facilitando in tal modo un ottimale collocamento dei condotti degli stessi, che in ragione di ciò erano molto corti, a tutto vantaggio della prontezza di risposta ai comandi dell'acceleratore da parte del pepato bialbero, poiché l' adozione di tale configurazione rendeva possibile una consistente riduzione dello sgradevole fenomeno definito "turbolag", ossia di quella tendenza insita nei motori turbo-compressi di rispondere con un ritardo più o meno evidente ai comandi impartiti dal conducente tramite l' acceleratore.

Il propulsore della Alfa Romeo Alfa 75 1800 Turbo

L'esperienza acquisita, grazie al celebre reparto sportivo dell 'Autodelta, mediante il continuo collaudo di vetture quali la Giulietta e la GTV Turbodelta, (queste ultime dotate del bialbero 1962 cc turbocompresso, in grado di erogare potenze dell' ordine di 150/170 Cv...), consentì ai tecnici della Casa del Biscione di realizzare una berlina dalla connotazione spiccatamente sportiva, ma nel contempo anche poco affaticante da condurre, e molto fruibile nell' uso quotidiano, benché essa fosse priva del dispositivo dell' idroguida, scelta tecnica che aveva privilegiato una risposta più diretta e "sanguigna" dello sterzo.

La potenza erogata dal propulsore di questa prima versione della Alfa Romeo Alfa 75 1.8 Turbo raggiungeva i 155 Cv, erogati con un picco di coppia massima pari a ben 23 Kgm, valore raggiunto al regime di soli 2600 giri/min.

La raffinata iniezione elettronica Bosch Multipoiut LE2-Jetronic, dotata dispositivo cut-off, impediva poi l' indesiderato afflusso di benzina in fase di rilascio, ed i conseguenti pericolosi "ritorni di fiamma".

I (notevoli...) 155 Cv sviluppati dal propulsore venivano scaricati al suolo  tramite l'ausilio di una trasmissione dotata di un differenziale autobloccante, con percentuale di slittamento tarata al 25%, soluzione questa che rendeva più agevole una condotta di guida sportiva da parte del conducente.

La Alfa Romeo Alfa 75 1800 Turbo sfiorava i 215 Km/h di velocità massima, raggiungeva i 100km/h in soli 7.7 sec, ed inoltre copriva il Km da fermo nel notevole tempo di 28,2 secondi, valori questi più che degni di una berlina sportiva di rango.

A caratterizzare l' immagine prettamente sportiva di questa nuova versione contribuirono anche l' adozione di codolini passaruota di notevoli dimensioni, nonchè la comparsa di nuovi cerchi in lega, caratterizzati da un design particolare, ovviamente da 14 ", anzi che da 13 ", come quelli montati sulle versioni normali.

Slide-Show

Alfa 75 1.8 Turbo, anno 1985, vista anteriore

Alfa 75 1.8 Turbo, anno 1986, varie viste

Alfa 75 1.8 Turbo, anno 1986, vista anteriore

 Alfa Romeo Alfa 75 1.8 Turbo,

anno    1987,   diverse   viste

 Alfa Romeo Alfa 75 1.8 Turbo,

 anno    1987,    diverse   viste

 Alfa    Romeo   Alfa   75  1.8   Turbo,

straniera, anno 1988, diverse viste